Informazioni sulla formazione in zoologia di interesse forense

Informazioni sulla formazione in zoologia di interesse forense

CONTESTO
È stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 187 dell’11 agosto 2023 il testo del decreto del Ministero della Giustizia n. 109 del 04/08/2023, che definisce i criteri per l’accesso e il mantenimento dell’iscrizione nell’albo dei periti ed all’albo dei CTU per tutti i professionisti, ivi inclusi gli iscritti agli ordini professionali, che possono svolgere attività di consulenza in tribunale ed intendono iscriversi all’albo dei consulenti tecnici. Questo è il regolamento derivante dalla c.d. “Legge Cartabia”- d.Lgs 10 ottobre 2022 n. 150.
La nuova normativa prevede l’introduzione della formazione continua obbligatoria ed un serio controllo sul fatto che essa venga correttamente perseguita dal professionista: non dovrà bastare essere competenti al momento della iscrizione ma poi si dovrà essere seriamente obbligati a mantenere ed aggiornare queste competenze.

OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
L’attività di esperto forense (perito e/o CTU) può essere vista come opportunità lavorativa per i giovani zoologi, da intraprendere dopo gli studi universitari, attraverso la formazione post-universitaria accompagnata da pratica forense in team accreditato, cioè con la presenza di almeno un Perito / CTU iscritto agli albi ministeriali.

COMPETENZE
Le competenze “dirette” sono collegate alle iscrizioni agli Ordini o Albi Professionali, nelle loro sfumature.
In mancanza di ordine o albo non vi è interdizione all’iscrizione all’albo dei CTU o dei Periti Forensi ma vi è la necessità di dimostrare le proprie competenze. Un esempio tipico è il Laureato in Scienze Naturali che, pur non avendo un ordine di riferimento, ha chiare competenze trasversali nelle materie ad uso forense di biologia, geologia, ecologia, geografia, ecc.
Le competenze “indirette” sono collegate alle specializzazioni derivanti da studi, esperienza sul campo e,
soprattutto, aggiornamento professionale. l’attuale crescente conoscenza nelle materie trasversali quali
“biodiversità urbana”, “cambiamenti climatici”, “telerilevamento ambientale”, ecc., ha fatto si che sia nelle
fasi stragiudiziali sia nei dibattimenti si ricorra a motivazioni collegate a competenze “indirette” dei periti di parte e dei CTU. Esempi di argomenti di aggiornamento professionale:

POSSIBILE RUOLO DELL’UNIONE ZOOLOGICA ITALIANA
• promozione, già al livello di laurea triennale, delle opportunità lavorative nell’ambito forense;
• promozione degli studi di zoologia applicata per lo sviluppo di competenze “indirette” come, ad esempio, la biodiversità urbana, i cambiamenti climatici e il telerilevamento ambientale;
• partecipazione alle attività di formazione continua obbligatoria con argomenti di zoologia applicata,
in collaborazione con le associazioni di categoria (Ad esempio CONPEF – Coordinamento Nazionale
Periti ed Esperti Forensi);
• messa a disposizione di esperti, iscritti all’UZI e dichiaratisi disponibili, per gli approfondimenti negli
ambiti specifici.