Simposio Satellite

Biodiversità associata alle bio-costruzioni marine

Biodiversità associata alle bio-costruzioni marine

In Mediterraneo le biocostruzioni si estendono su vaste aree di fondale, dalla zona di marea fino agli ambienti profondi non illuminati, e sono considerate tra i più importanti hot spot di biodiversità.

In ambiente superficiale, ad elevata energia luminosa e idrodinamica, le biocostruzioni più rappresentative su scala di bacino sono quelle a vermetidi, gasteropodi sessili che edificano estese formazioni biogeniche che si sviluppano in differenti forme in prossimità della fascia intertidale. Nella fascia circalitorale, il coralligeno è la biocostruzione dominante, prodotta prevalentemente dall’accumulo di alghe coralline e resti scheletrici calcarei di organismi dello zoobenthos, presenti sia su pareti verticali che su piattaforme moderatamente illuminate. Le biocostruzioni della fascia mesofotica risultano prevalentemente edificate da invertebrati filtratori a scheletro calcareo, quali madrepore e bivalvi. Canyons e seamounts dell’ambiente profondo mediterraneo si caratterizzano per la presenza dei cosiddetti coralli bianchi, organismi costruttori di habitat tridimensionali, che costituiscono un’area di rifugio, riproduzione e nursery per molte altre specie, aumentando allo stesso tempo la disponibilità trofica e così supportando una diversità biologica fino a tre volte più elevata che nell’ambiente circostante.

Scopo di questo simposio è quello di fare il punto su queste strutture, descrivendone la biodiversità, la distribuzione e il funzionamento a diverse profondità e in diverse aree del Mediterraneo.